domenica 30 novembre 2014

LEGGE STABILITA’ – ACCOLTO MIO ODG SU LEGGE 68/99 LAVORO DISABILI

LEGGE STABILITA’ – ACCOLTO MIO ODG SU LEGGE 68/99 LAVORO DISABILI

La Camera,
premesso che:
legge 12 marzo 1999, n. 68 «Norme per il diritto al lavoro dei disabili” ha come finalità la promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato;
l’articolo 13, comma 4 della legge 68 prevede l’istituzione presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali di un Fondo per il diritto al lavoro dei disabili;
stanziamento di tale Fondo, Tabella n.4 dello Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, capitolo 3892, è stato per il 2013 pari a 12.950.387 (decreto di riparto ministero del lavoro 21 febbraio 2014) e per il 2014 pari a 21.915.778;
per il 2015 lo stanziamento previsto è pari a solo 1.910.107;
il mancato finanziamento della legge n. 68 del 1999 per il collocamento lavorativo dei disabili crea una forte preoccupazione in tutto il mondo della disabilità e lede, di fatto, il diritto al lavoro così come garantito dall’articolo 1 della nostra Costituzione;
per le persone con disabilità il lavoro sta diventando sempre più un miraggio: restano tanti gli iscritti alle liste di collocamento, ma pochi sono gli avviamenti al lavoro e quelli che ci sono si basano sempre più su forme contrattuali poco stabili. La stessa relazione presentata il 4 agosto 2014 dal Ministro del Lavoro al Parlamento sull’applicazione della legge 68 per gli anni 2012 e 2013 raccolta di una realtà molto difficile: gli iscritti agli elenchi unici provinciali del collocamento obbligatorio sono stabili intorno a quota 700 mila, anche se alla fine del 2013 il dato scende fino a 676 mila iscritti. Fra questi, in 68 mila si sono iscritti nel corso dell’ultimo anno oggetto di indagine, appunto il 2013. Di fronte a questa potenziale platea di lavoratori, gli avviamenti al lavoro sono stati davvero pochi: poco più di 19 mila nel 2012 e ancora meno, 18.295, nel corso del 2013. Ed è il minimo storico, il dato più basso che sia mai stato censito da una relazione al Parlamento sull’attuazione della legge 68/99: erano stati infatti 22.360 nel 2010 e 22.023 nel 2012.
In pratica nel 2013 ogni quattro nuovi disabili che si iscrivono alla lista del collocamento obbligatorio (e che vanno ad aggiungersi ai tanti che già ci sono da tempo), ce n’è solamente uno che trova effettivamente un lavoro (in percentuale viene avviato in un anno il 26,9 per cento dei nuovi iscritti). Ma se il termine di paragone sono gli iscritti, il calcolo è ancor più impietoso: un avviamento al lavoro ogni 36 iscritti al collocamento;
in tempo di crisi, crescono gli esoneri e le richieste di sospensione temporanea dagli obblighi di assunzione dei disabili: ci sono state nel 2013 oltre 4.600 autorizzazioni in tal senso (il 95 per cento di quelle richieste) per un numero complessivo di posti di lavoro interessati di oltre diecimila,
impegna il Governo
a predisporre concrete misure normative ed economiche volte ad inserire tra le sue priorità le politiche sull’inclusione attiva delle persone con disabilità ed in particolare l’inclusione lavorativa anche attraverso un adeguato rifinanziamento del fondo per il diritto al lavoro dei disabili così come previsto dall’articolo 13 legge 68 del 1999.
9/2679-bis-A/210. Argentin, Capone, Casati, D’Incecco, Carnevali, Beni, Albini, Patriarca, Piazzoni, Piccione, Albanella, Boccuzzi, Damiano, Dell’Aringa, Giacobbe, Gnecchi, Maestri, Martelli, Miccoli, Giorgio Piccolo.
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