lunedì 23 febbraio 2015

Invalidi, finisce l'era delle commissioni sanitarie


Le commissioni sanitarie che in passato hanno fatto il bello e il cattivo tempo nel mondo delle invalidità civili siciliane saranno azzerate. Quella che è stata annunciata come una piccola rivoluzione nel mondo delle invalidità civili dell’Isola - a distanza di un anno dall’avvio del progetto pilota dell’Asp di Trapani - si estende adesso alle province di Enna, Caltanissetta e Messina. È stata presentata questo pomeriggio, infatti, la convenzione stipulata tra l’assessorato regionale alla Salute e l’Inps, che delega all’istituto di previdenza sociale l’accertamento - e l’eventuale reversibilità - dei requisiti sanitari di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità di competenza delle Asp.


In soldoni, gli utenti non dovranno più passare al vaglio di due diverse commissioni, una istituita dalle aziende sanitarie, l’altra dall’Inps, per richiedere il riconoscimento per la propria disabilità, ma saranno valutati da un’unica commissione. “Stimiamo un risparmio - ha commentato l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino - superiore al 50%, legato principalmente all’azzeramento delle commissioni istituite dalle Asp. Questo, da un lato, permetterà di garantire una maggiore trasparenza nelle procedure, scongiurando il rischio che si ripetano spiacevoli episodi registrati in passato. E poi è utile evidenziare come i tempi d’attesa, già nella fase di avvio nella sola provincia di Trapani si siano abbattuti del 70%. Insomma, minori costi e un servizio più efficiente per i cittadini”.

A supervisionare l’attività delle commissioni Inps, nonché a raccogliere le valutazioni degli utenti, sarà istituita una cabina di regia regionale, composta da funzionari e dirigenti sia dell’assessorato che dell’istituto previdenziale. La nuova fase sperimentale prenderà il via dal prossimo giugno nelle tre nuove province, anche se “in prospettiva - ha assicurato Borsellino - contiamo di estendere lo stesso metodo in tutto il territorio regionale”.

“Toccherà adesso all’Inps riorganizzarsi - ha sottolineato il direttore regionale dell’istituto previdenziale, Maria Sciarrino - perché è chiaro che a questo punto la mole di lavoro per noi aumenterà notevolmente”. Numeri alla mano, le domande presentate dai siciliani ogni anno sono in media 200 mila, di cui circa 60 mila nella sola provincia di Palermo. “Quasi tutte le richieste vengono accolte - ha sottolineato ancora Sciarrino - anche se è chiaro che non tutti i casi sono pari per gravità. Ma è altrettanto evidente che un cittadino sano non fa richiesta di invalidità civile, dunque ogni utente merita di ricevere un feedback in tempi celeri, che di certo con due diversi livelli di valutazione è più difficile rispettare”.


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