Durissimo attacco di *Antonio Di Pietro al presidente del Consiglio. Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi: "Troppi i ritardi del governo"
''E' tutto un annunciare:
diremo, faremo, sempre domani. Qui è tutto fermo, c'è gente che non ha da
mangiare. Rispetto a tutto questo mi devi dire cosa hai fatto, non cosa
farai". Durissimo attacco di Antonio Di Pietro al presidente del Consiglio
Giuseppe Conte. Il politico ed ex magistrato, ospite di "Res
Publica" su Radio Cusano Tv Italia, non le manda a dire:
"Gli Stati
generali dell'economia sono solo chiacchiere. Che bisogna eliminare
la burocrazia e far ripartire i lavori pubblici lo sapevamo da vent'anni a
questa parte. In questo momento non c'è bisogno di riunirsi in convegni, basta
convegni, ci siamo rotti le palle dei convegni, diteci che cosa avete fatto
oggi".
"Ci sono cento e passa
miliardi di soldi già stanziati, di opere già individuate e progettate, bisogna
schiacciare il bottone. E schiacciatelo sto bottone! Basterebbe seguire per
tutte quelle opere il modello Genova. Ci vogliono gli Stati generali per capire
che bisogna fare questo? Una cosa è far fare i lavori, altra cosa è controllare
i lavori. E' stato detto a noi di fare un'autocertificazione per uscire di
casa, il 95% degli italiani ha rispettato le regole. Dopodiché chi sbaglia
paga. Ci deve essere un controllo, ma questo - ha concluso l'ex leader dell'Idv
- non vuol dire che in nome del controllo non ti faccio fare nulla''.
Stati generali,
Confindustria: "Troppi i ritardi del governo"
E intanto si è aperta questa
mattina, alle 9, la quinta giornata degli Stati generali a Villa Pamphilj a
Roma, con gli incontri con il settore produttivo. Governo e Confindustria
provano a ricucire lo strappo diplomatico che si è consumato nelle relazioni
tra lo Stato e le rappresentanze dell’impresa. Ieri il presidente di Confindustria
Carlo Bonomi ha denunciato ritardi nelle procedure per la liquidità, rimarcando
che finora la cassa
integrazione è stata anticipata dalle imprese. Il premier Conte ha
ammesso ritardi ed errori su liquidità e cig, ma ha sottolineato di non poter
rispondere di "carenze strutturali vecchie di vent'anni".
* "AZZECCA"
* "AZZECCA"
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