Qualche settimana fa, in seguito ad una drammatica manifestazione, alcune persone malate di Sclerosi Laterale Amiotrofica furono ricevute dal Sottosegretario all’Economia Polillo. L’istanza era molto chiara: prevedere un finanziamento di ulteriori 200 milioni di euro per il Fondo per la non autosufficienza, che sarebbe così salito a 400 milioni di euro.
Polillo, complice anche la notevole enfasi mediatica, rassicurò il “Comitato 16 novembre” che il Governo avrebbe trovato, nella Legge di Stabilità, la copertura per quel Fondo. All’incontro era presente anche il Senatore Marino che, da parte sua, offrì la garanzia di riuscire ad identificare in pochi giorni, anche ricorrendo ai NAS, il numero delle persone non autosufficienti in assistenza continua che usino apparecchi medicali salvavita.
Circa la credibilità delle due asserzioni, la FISH ha sempre nutrito ed espresso forti perplessità, continuando quindi a mantenere interlocuzioni parlamentari e tentando di garantire un sostegno da parte dei Senatori chiamati ad esaminare la Legge di Stabilità.
In Commissione Bilancio il Governo (Polillo incluso) non ha presentato dapprima alcun emendamento per integrare il Fondo per la non autosufficienza; poi, su pressioni di alcuni parlamentari del solo PD, ha inserito la disponibilità virtuale di 40 milioni di euro. Questi dovrebbero derivare dalla nuova ondata di controlli sui “falsi invalidi” previsti in misura di 150mila l’anno per tre anni. Una cifra assai improbabile, visto che, nel solo 2012, e per il solo ricorso a medici esterni, l’INPS ha speso 37 milioni di euro deputati proprio a questi controlli. Di fronte ai deboli risultati di una campagna che dura ormai da quattro anni e che ha comportato il controllo già di 800mila persone, ritardi nell’ordinaria amministrazione, centinaia di migliaia di ricorsi, è assai poco credibile la cifra prevista dal Governo. Inoltre, nella migliore delle ipotesi, i “ricavi” derivanti dalle revoche delle pensioni “indebitamente percepite” sarebbero disponibili solo a fine 2013. Questa la “soluzione” governativa.
È solo grazie agli emendamenti di alcuni deputati (PdL e UDC sono stati totalmente assenti da questa iniziativa) che, in extremis, la Commissione ha approvato un emendamento che aggiunge ulteriori 75 milioni di euro al Fondo per la non autosufficienza. In totale escono dalla Commissione Bilancio del Senato 115 milioni (di cui 40 “variabili”) che si aggiungono ai 200 già approvati dalla Camera. In totale, quindi, 315 milioni di euro al Fondo per la non autosufficienza.
“Ancora pochi, ancora insufficienti – commenta Pietro Barbieri, presidente della FISH – ma almeno una inversione di tendenza: negli ultimi due anni, il Fondo era rimasto azzerato e l’ultimo finanziamento risaliva a cinque anni fa accomunato nel suo destino agli altri Fondi per il sociale ridotti in cinque anni del 90%. È solo un punto favorevole da cui ripartire per le nostre iniziative di rivendicazione e proposta.”
La versione integrale di questo articolo è disponibile all’indirizzo: www.fishonlus.it
Circa la credibilità delle due asserzioni, la FISH ha sempre nutrito ed espresso forti perplessità, continuando quindi a mantenere interlocuzioni parlamentari e tentando di garantire un sostegno da parte dei Senatori chiamati ad esaminare la Legge di Stabilità.
In Commissione Bilancio il Governo (Polillo incluso) non ha presentato dapprima alcun emendamento per integrare il Fondo per la non autosufficienza; poi, su pressioni di alcuni parlamentari del solo PD, ha inserito la disponibilità virtuale di 40 milioni di euro. Questi dovrebbero derivare dalla nuova ondata di controlli sui “falsi invalidi” previsti in misura di 150mila l’anno per tre anni. Una cifra assai improbabile, visto che, nel solo 2012, e per il solo ricorso a medici esterni, l’INPS ha speso 37 milioni di euro deputati proprio a questi controlli. Di fronte ai deboli risultati di una campagna che dura ormai da quattro anni e che ha comportato il controllo già di 800mila persone, ritardi nell’ordinaria amministrazione, centinaia di migliaia di ricorsi, è assai poco credibile la cifra prevista dal Governo. Inoltre, nella migliore delle ipotesi, i “ricavi” derivanti dalle revoche delle pensioni “indebitamente percepite” sarebbero disponibili solo a fine 2013. Questa la “soluzione” governativa.
È solo grazie agli emendamenti di alcuni deputati (PdL e UDC sono stati totalmente assenti da questa iniziativa) che, in extremis, la Commissione ha approvato un emendamento che aggiunge ulteriori 75 milioni di euro al Fondo per la non autosufficienza. In totale escono dalla Commissione Bilancio del Senato 115 milioni (di cui 40 “variabili”) che si aggiungono ai 200 già approvati dalla Camera. In totale, quindi, 315 milioni di euro al Fondo per la non autosufficienza.
“Ancora pochi, ancora insufficienti – commenta Pietro Barbieri, presidente della FISH – ma almeno una inversione di tendenza: negli ultimi due anni, il Fondo era rimasto azzerato e l’ultimo finanziamento risaliva a cinque anni fa accomunato nel suo destino agli altri Fondi per il sociale ridotti in cinque anni del 90%. È solo un punto favorevole da cui ripartire per le nostre iniziative di rivendicazione e proposta.”
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