«Il percorso di riabilitazione di una persona disabile non termina quando esce dall'ospedale, ma quando torna ad avere un lavoro e una vita sociale. Altrimenti è la Rupe Tarpea a scoppio ritardato».
Sono le dure parole con cui Luigi Amadio, direttore generale della Fondazione Santa Lucia, commenta la revoca, da parte dell'Inail, dell'appalto del portale e contact center "SuperAbile" al Consorzio sociale Coin, che raccoglie 25 cooperative impegnate nell'integrazione lavorativa di persone diversamente. La revoca è frutto dell'interdizione emanata dalla Prefettura di Roma lo scorso 23 dicembre in seguito alla vicenda di Mafia Capitale.
«Sarebbe assurdo permettere a Mafia Capitale di commettere indirettamente un ulteriore scempio, far perdere il lavoro a persone disabili», ha dichiarato Amadio che lancia un appello per salvare i 100 posti di lavoro a rischio. Tra i lavoratori di "SuperAbile" che rischiano di perdere il posto ci sono anche ex-pazienti della Fondazione Santa Lucia Ircss, struttura di riferimento nel Lazio per la riabilitazione neuro-motoria ad alta specializzazione.
Oggi i sindacati di Roma e del Lazio si sono riuniti con lavoratori e rappresentanti del Consorzio davanti alla Prefettura per chiedere «una soluzione pur nel rispetto di una giusta inchiesta».
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