L'intento del neo eletto è quello di metter il massimo impegno per rilanciare le politiche sociali e salvaguardare i diritti delle persone con disabilita’
Nella mattinata di oggi 12 dicembre 2014, Franco Bettoni Presidente nazionale ANMIL (Onlus che rappresenta i mutilati e gli invalidi del lavoro da oltre 70 anni e che conta più di 400mila associati) è stato eletto all’unanimità quale Presidente della FAND - la Federazione tra le Associazioni di Disabili che raccoglie ANMIL, ANMIC, ENS, UIC, UNMS, ANGLAT e ARPA – che rappresenta circa 5 milioni di persone con disabilità iscritte alle varie Associazioni oltre i loro familiari.
«Sono onorato di rappresentare questa Federazione che è nata 10 anni fa dalla volontà comune di condividere battaglie per la salvaguardia dei diritti delle fasce sociali più deboli e che, come ANMIL, abbiamo fortemente voluto – dichiara il neoeletto Presidente Bettoni – sia per rafforzare la voce delle nostre Associazioni che per rappresentare al meglio le peculiari esigenze di ciascuna categoria di disabili in un’ottica di risoluzione dei problemi che tenga conto di aspetti che possono rispondere alle diverse problematiche contemporaneamente evitando sprechi e puntando sulle sinergie di tutti».
«Mai come in questi anni abbiamo compreso l’importanza di essere protagonisti, non solo nel portare avanti le nostre battaglie, ma anche e soprattutto nel pretendere che le politiche pubbliche che ci riguardano ci vedano coinvolti e partecipi - spiega Bettoni - e questa è la filosofia alla base delle finalità della FAND. Dobbiamo sviluppare strategie precise sulle tematiche rivendicative comuni, che sono molte: dal diritto al lavoro, alla tutela sanitaria, dall’inclusione sociale al sostegno economico. Dobbiamo aprirci all’Europa e potenziare l’efficacia della nostra azione in questa sede, la cui importanza è spesso sottovalutata. Dobbiamo rendere più semplice ed immediato il funzionamento della nostra struttura, eliminando sovrapposizioni e rendendo più snella la comunicazione, sia interna che esterna».
«Quello che proponiamo è un nuovo modello organizzativo della Federazione per adeguarla ai tempi – specifica il Presidente FAND – e, in primo luogo, abbiamo puntato sulla Piattaforma rivendicativa che si è scelto di rendere più coerente ed unitaria rispetto al passato: non più le richieste delle singole associazioni considerate separatamente, ma obiettivi condivisi».
«In particolare le principali rivendicazioni della FAND sono:
-Piena attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006) e del Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità;
Rafforzamento dei Fondi per le politiche sociali e la non autosufficienza;
-Semplificazione del sistema di accertamento della disabilità, superamento della concezione puramente medico legale ai fini di una valutazione multidimensionale della disabilità;
-Piena operatività della legge 68/1999 in materia di diritto al lavoro dei disabili. Il collocamento mirato ha rappresentato un grande passo avanti, ma ad oggi purtroppo non ha portato i benefici sperati. Sono ancora troppi i disabili che non riescono a trovare una occupazione tramite i meccanismi del collocamento mirato, che è quanto mai urgente rivedere. Parallelamente, occorre garantire il rispetto della normativa con controlli più attenti ed efficaci, monitorare l’accesso all’istituto degli esoneri, rendere più severe le conseguenze degli inadempimenti, rifinanziare il Fondo Nazionale per la legge 68;
-Garanzia di un adeguato sostegno economico della persona nelle forme previste dalla legge per ogni tipo di disabilità;
Esclusione dal reddito rilevante ai fini ISEE delle prestazioni economiche previdenziali, assistenziali, delle rendite erogate agli invalidi per servizio, agli invalidi del lavoro e tecnopatici, dell’indennità di accompagnamento;
Aggiornamento del nomenclatore tariffario, ormai inadeguato a fornire ai disabili prestazioni adeguate al progresso tecnico e scientifico;
Abbattimento delle barriere architettoniche, fisiche e culturali che impediscono alla persona disabile una piena partecipazione alla vita sociale;
Piena accessibilità ad ogni bene o servizio, alla comunicazione e all’informazione;
Promozione e tutela della mobilità e dell'autonomia della persona con disabilità;
Tutela del diritto allo studio e piena integrazione scolastica.
«Per meglio intraprendere iniziative ed azioni condivise a livello nazionale sarà dato maggiore impulso ai Comitati Regionali e Provinciali FAND che operano autonomamente sul territorio – spiega il Presidente Bettoni – e rappresenteranno organismi di assoluta rilevanza per l’attuazione delle politiche della Federazione nei contesti locali affinché vengano evidenziate le criticità che ne inficiano la funzionalità e si possa capire quali siano le iniziative più opportune da intraprendere».
«Quanto ai rapporti con le Istituzioni la Federazione avrà come primario obiettivo quello di essere parte attiva dei processi decisionali pubblici nelle materie di sua specifica competenza, allo scopo di tutelare i diritti acquisiti dalle persone con disabilità, sollecitare il loro continuo miglioramento, verificare la corretta applicazione delle leggi – spiega Bettoni – e a questo fine verranno promossi incontri, partecipazione atavoli di lavoro, monitoraggio attento della legislazione e delle iniziative di riforma instaurando un dialogo costante con il Parlamento, con il Governo, con gli operatori del sociale, in un’ottica collaborativa per la definizione delle politiche in materia di disabilità».
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