La nuova norma stabilisce che i benefici, le prestazioni e le agevolazioni di qualsiasi natura di cui godono gli invalidi civili restano acquisiti e non possono essere modificati, almeno in vista della visita di revisione dell'invalidità.
Finora la doppia visita richiesta all'invalido, la prima sull'accertamento della menomazione e la seconda sulla successiva revisione del primo giudizio, è stata fonte di molti disagi, sia fisici sia amministrativi, fino alla sospensione della pensione o dell'assegno nell'attesa della visita di revisione. Le attuali procedure per la seconda visita vengono ora superate. L'Inps, già preposto all'accertamento dei requisiti sanitari invalidanti, ha ora voce in capitolo anche sulle fasi successive. Le Commissioni mediche potranno esprimersi non soltanto sulla permanenza del grado di invalidità già accertato ma anche sul suo eventuale aggravamento, ferme restando le verifiche straordinarie per il contrasto agli illeciti.
Indennità di frequenza. Al compimento della maggiore età, i minori titolari di indennità di frequenza perdono il sussidio e, senza interruzioni, ricevono le prestazioni proprie degli invalidi maggiorenni, a patto che entro sei mesi prima dei 18 anni abbiano presentato la relativa domanda. Tuttavia i requisiti richiesti per gli invalidi maggiorenni sono diversi da quelli previsti per i minori. A causa dei tempi lunghi degli accertamenti, l'Inps corre il rischio di pagare, sia pur provvisoriamente, prestazioni non dovute. Saranno di conseguenza avviate, a stretto calendario, le relative visite di controllo, o direttamente dall'Istituto nelle Regioni che hanno stipulato una convenzione, oppure presso le Commissioni delle Asl.
Indennità di comunicazione. I medici dell'Inps provvederanno ad individuare gli invalidi con patologia stabilizzata o di particolare gravità per evitare una visita di revisione per i casi in cui, al compimento dei diciotto anni, non si prevedano miglioramenti delle condizioni sanitarie.
16 febbraio. L'Inps ha rinviato a questa data la scadenza di presentazione delle dichiarazioni sui redditi, sui ricoveri ecc. che gli invalidi avrebbero già dovuto inviare entro il 30 giugno 2014. In assenza di quest'ultimo riscontro, l'Inps sospenderà il pagamento della prestazione in corso.
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