venerdì 6 febbraio 2015

Reggio – Al via la manifestazione dal titolo “Identità mutanti”

“Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere”  ha organizzato per domenica 8 febbraio alle ore 18, presso la Sala D’Arte di via San Giuseppe 19, la manifestazione dal titolo “Identità mutanti”. Una serata dalle mille sfaccettature,  ricca di stimoli e personaggi, i quali sono stati invitati a confrontarsi con il pubblico per condividere un argomento, oggi, di grande attualità   dichiara Giuseppe Livoti – presidente del sodalizio reggino. Si è pensato di parlare della concezione dell’identità ovvero della visione che ogni individuo ha di sè stesso anche  nella società odierna. Il processo della formazione dell’identità sarà elemento su cui si confronteranno esperti dal punto di vista scientifico, filosofico, artistico, sociale, giornalistico. Saranno presenti la psicologa e psicoterapeuta – Dominella Quagliata, il dirigente scolastico – Angelo Vecchio Ruggeri, il direttore di Gs News – Eugenio Marino, il presidente territoriale Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro – Francesco Costantino. Il tema della conversazione verrà anche  approfondito con l’inaugurazione della mostra “Maschere”, esposizione che vede l’artista veneziana di origine ma, calabrese di adozione Ambra Miglioranzi,  che presenta un viaggio nell’illusorietà della pittura tra l’essere e l’apparire. Grovigli di linee, nelle sue superfici di immagine, identificano volti e memorie architettoniche di un paesaggio fisico e di un paesaggio d’anima. Un racconto di un vissuto nel bello di natura che,  enormi pannelli, tele figurate, raccontano in un itinerario di contrasti di identità, sedimentate nel tempo e costruite con l’ausilio della fantasia, quella stessa fantasia che l’artista Miglioranzi ha utilizzato sin dall’età di 13 anni ed ha approfondito presso il Liceo Artistico di Venezia. La mostra verrà presentata da Giuseppe Livoti in qualità di critico d’arte, il quale entrerà nello specifico parlando  su come l’arte può materializzare il pensiero della diversità non solo fisica ma mentale e che trova nell’artista, in genere, un mediatore attivo del tempo attuale.

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