«Quando gareggio non mi considero un ciclista con il diabete, ma semplicemente un ciclista»: sono parole di Andrea Peron, portabandiera italiano della prima squadra al mondo di ciclisti professionisti con diabete, che parteciperà alla prossima Milano-Sanremo, la più lunga (293 km) e celebre corsa da un giorno italiana. Quest’anno la gara si disputa il 22 marzo con 25 squadre da tutto il mondo, ciascuna costituita da otto atleti.
Tra le 25 squadre c'è il Team Novo Nordisk, nel quale gareggia appunto Andrea Peron, 26 anni, alla sua terza stagione con il team. Ad Andrea il diabete è stato diagnosticato a 16 anni, ma questo non lo ha fermato. «Sono molto orgoglioso di correre nel mio Paese alla Milano-Sanremo - dice - una delle più importanti gare ciclistiche a cui un ciclista professionista aspiri a partecipare, ancora di più visto che sono italiano. Avere il diabete non deve essere un freno».
«La nostra squadra – sottolinea Vassili Davidenko, direttore generale del Team Novo Nordisk - si è comportata con onore finora; siamo determinati a fare del nostro meglio anche alla Milano-Sanremo. Per noi ogni gara è l’occasione per dimostrare che avere il diabete non significa rinunciare ai propri sogni».
Il diabete è «una pandemia che colpisce oggi 387 milioni di persone nel mondo, più di tre milioni solo in Italia» ricorda Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia. «Si tratta di una condizione che causa preoccupazione e ansia sia in coloro che scoprono di averla sia nei loro familiari – aggiunge - ma il Team Novo Nordisk è la prova che, grazie ai progressi della medicina e alla forza di volontà, il diabete può essere gestito in maniera ottimale e, come dimostrato dai successi degli atleti, non rappresentare un ostacolo al raggiungimento di obiettivi ambiziosi».
«I ciclisti professionisti del Team Novo Nordisk che parteciperanno alla Milano-Sanremo sono Andrea Peron (Italia), Charles Planet (Francia), David Lozano (Spagna), Javier Megias (Spagna), Joonas Henttala (Finlandia), Kevin De Mesmaeker (Belgio), Martijn Verschoor (Olanda), Nicolas Lefrançois (Francia)».
FONTE healthdesk.
FONTE healthdesk.
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