Dopo i primi giorni di apertura, il problema era venuto a galla: all’Esposizione universale di Milano non erano ancora entrati in funzione i principali servizi dedicati ai visitatori disabili. Tanto che le associazioni di rappresentanza avevano messo all’erta i propri iscritti dai possibili disagi dei primi giorni e, in alcuni casi, li avevano consigliati a posticipare la visita. Nel frattempo la macchina organizzativa di Expo ha cercato di recuperare terreno. Nei giorni scorsi sono state installate le mappe tattili, mentre domani partirà il servizio di mobilità. «Da subito ci saranno 60 veicoli elettrici e 50 a spinta», ha anticipato ieri il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala. Le carrozzine saranno a disposizione di persone con disabilità e di visitatori anziani, l’altra categoria che nei primi giorni ha sofferto le lunghe distanze del sito espositivo (il Decumano è un viale lungo 1,5 chilometri) e l’iniziale assenza di panchine, installate negli ultimi giorni. Del servizio si occuperà Cascina Triulza, dove è già attivo lo sportello «Expofacile», gestito da Regione Lombardia. Gli organizzatori dell’evento promettono di andare a regime con tutti i servizi entro fine mese. L’Ente nazionale sordi, ad esempio, ha sollevato il problema della mancanza di segnaletica luminosa, mentre Expo ha sollecitato i Paesi a prevedere interpreti della lingua dei segni per conferenze e riunioni.
Quello dei servizi ai disabili è solo uno dei dossier a cui gli uomini di via Rovello hanno messo mano in questi giorni. Si lavora a cartellonistica e visibilità per i cluster, i padiglioni collettivi. L’università Bicocca si è detta disponibile a dare spazio a dibattiti e incontri scientifici nella piazza del cluster del riso, di cui l’ateneo è responsabile dei contenuti. Bandiere sono comparse fuori dagli stand del Biomediterraneo. Qualche porta aperta in più si conta nel quartiere dei cereali e tuberi. La ricognizione sui prezzi dei ristoranti si è chiusa con l’indicazione a qualche Paese a rivedere alcuni costi. Expo inoltre si sta attrezzando per far celebrare messa la domenica mattina, prima dell’apertura, a Cascina Triulza. «Ma ci sarà spazio anche per le altre religioni», puntualizza Sala. Nei prossimi giorni arriveranno anche le guide per tour sul sito, da due/tre ore. Se ne occuperà la società Explora, «con prezzi che vanno dai 20 euro per adulto ai 12 per i ridotti», ma potranno accedere anche guide esterne, dopo aver passato un esame. Tema: l’Expo, i padiglioni, le norme di sicurezza.
Il fascicolo su cui ora Sala concentrerà l’attenzione è quello sull’apertura prolungata a mezzanotte. «La proposta – spiega il manager – nasce dalla richiesta dei Paesi e dei visitatori». Centomila i biglietti venduti per entrare a 5 euro dopo le 19, su un totale di 11,3 milioni. Rispetto al problema del trasporto pubblico e degli orari delle metropolitane (l’ultima corsa è alle 0.40), arriva il contro-ordine: dopo il motto «a Expo con i mezzi», Sala sottolinea che di sera ci sono «10mila posti liberi nel parcheggio della Fiera». Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, non si sbilancia. Per Palazzo Marino non è solo una questione di trasporti – ««Il servizio Atm finora è stato perfetto. Per l’apertura serale bisogna incoraggiare l’utilizzo dell’auto» – ma anche di tempi per la pulizia del sito, affidata ad Amsa. Un’ora in più per i visitatori significa un’ora in meno ai tecnici per preparare i padiglioni alla giornata successiva. Scompaginando così i programmi. Il confronto è alle prime battute. E nel frattempo il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, garantisce: «Teniamo aperto. Come Regione sono disponibile a mettere le risorse sul trasporto pubblico locale per rafforzarlo».
Fonte http://www.ilgiorno.it/milano/expo-disabili-servizi-1.951915
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