Chi non deve pagare il bollo auto? Il mensile ‘Quattroruote’ ha fatto un po’ di chiarezza sui soggetti che sono esentati dal pagamento del bollo auto dato che ci sono regole diverse in ogni regione d’Italia.
Provincia autonoma di Bolzano: per i primi tre anni dall’immatricolazione non pagano il bollo tutti i veicoli a idrogeno, gas metano, Gpl, ibrida elettrica e termica.
Campania: esenzioni per chi ha auto ibride (benzina-elettrica o benzina-idrogeno).
Emilia Romagna: non paga il primo periodo fisso e i due anni successivi chi ha immatricolato un’auto ibrida (gasolio-elettrica, benzina/elettrica e benzina/idrogeno) tra l’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016.
Lazio: l’esenzione, sempre per le ibride, incluse quelle ad alimentazione termica, di fatto è per i primi tre anni.
Liguria: per le auto ibride (benzina-elettrica, benzina-idrogeno, gasolio-elettrica) immatricolati non prima dell’1 gennaio 2016 potranno godere dell’esenzione del primo bollo e dei quattro anni successivi.
Lombardia: per i veicoli ibridi (benzina-elettrica, gasolio-elettrica) con ricarica esterna immatricolati tra l’1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 c’è una riduzione del bollo del 50 per cento per tre anni.
Marche: tutti i veicoli ibridi (benzina-elettrica, gasolio-elettrica, alimentazione termica, benzina-idrogeno) immatricolati nel 2017 c’è l’esenzione del bollo per il primo anno e per i 5 anni successivi.
Puglia: c’è l’esenzione per i veicoli ibridi immatricolati da gennaio 2014 per il primo periodo fisso e per i successivi cinque anni.
Provincia di Trento : c’è l’esenzione per cinque anni per le auto metano-benzina, Gpl benzina, elettrica-benzina.
Umbria: niente bollo per due anni su tutti i veicoli ibridi elettrici con benzina o gasolio immatricolati tra gennaio 2016 e dicembre 2017.
Veneto: dal 2014 i proprietari della auto ibride sono esentati per tre anni dall’immatricolazione.
AUTO STORICHE – La normativa di riferimento per tutte le regioni prevede che l’esenzione dal pagamento del bollo riguardi solo auto con età pari o superiore ai 30 anni (non più 20 come recitava la legge precedente): se però il veicolo circola su strada pubblica bisogna pagare una tassa forfettaria 28,40 euro per le auto e 11,36 euro per le moto. Alcune regioni , però, hanno introdotto una normativa ad hoc. In questo caso specificatamente e in generale, la soluzione migliore per verificare l’ammontare del bollo è collegarsi al sito ACI, verificando gli aggiornamenti della legislazione sui vari portali regionali e calcolandolo in base alla propria regione di ‘appartenenza’.
AUTO PER DISABILI – Tante le esenzioni per i disabili e i loro accompagnatori. Per auto e moto fino a 2.000 cc con motore a benzina e fino a 2.800 cc con motore a diesel, c’è l’esenzione totale per sordomuti, non vedenti e per soggetti con ridotte o impedite capacità motorie. L’esenzione riguarda ovviamente anche i soggetti familiari che hanno a carico le categorie appena citate, sempre per auto al massimo 2.0 benzina e 2.8 diesel. Esenzione anche per motocarrozzine, macchine elettriche e motocicli leggeri utilizzati da invalidi o mutilati. Esenzione pure, infine, per i veicoli utilizzati nelle missioni umanitarie e per il trasporto di persone bisognose di cure mediche: in quest’ultimo caso non rientrano però automaticamente le autoambulanze, che spesso sono utilizzate a fini di lucro. In questa circostanza l’esenzione del bollo deve essere sottoposta alla verifica della regione di appartenenza.
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